Sommario
Il Primo Bitcoin ETF negli USA
Il Bitcoin negli ultimi mesi ha ripreso forza dopo un’estate, difficile grazie anche a notizie provenienti dalla Cina e Tesla, dove si è mantenuto da maggio ad agosto in un range fra i 30 e i 41 mila dollari. A partire da fine luglio abbiamo visto due grandi impulsi rialzisti che hanno portato il prezzo verso i massimi storici di 64mila dollari di aprile 2021.
Il forte impulso degli ultimi giorni è figlio sia della volontà espressa da Powell di non vietare le criptovalute sia dall’approvazione da parte della Securities and Exchanges Commission (SEC) degli Stati Uniti del primo ETF sui Bitcoin, il ProShares Bitcoin Strategy ETF che sarà quotato oggi, 19 ottobre 2021, al NYSE sotto al ticker BITO. Questo è sicuramente un momento importante per il mondo delle criptocurrencies atteso una decade, perché potrebbe aumentare la legittimità della criptovaluta e rendere più facile posizionarsi per gli investitori istituzionali.
Futures? Perché?
La SEC non ha approvato ETF che investono direttamente in cryptovalute e non ha intenzione di farlo in tempi brevi. Fino al dicembre 2020 il direttore della SEC, Jay Clayton, è stato irremovibile nel suo scetticismo verso qualsiasi strumento costruito sulle cripto. Il nuovo Chairman, Gary Gensler, già ad agosto aveva aperto alla possibilità di Exchange Traded Funds su criptovalute basato sui futures BTC negoziati al Chicago Mercantile Exchange (CME) dal 2017. Perché? Questo mercato è altamente regolamentato al contrario dei normali exchange dove vengono scambiate abitualmente le criptovalute.
Il Regolatore, secondo il Wall Street Journal, ha preferito optare per Bitcoin ETF basati sui futures poiché non ha giurisdizione sui Bitcoin e sulle compagnie che si occupano di cryptotrading che non sono registrate come exchange negli USA. La SEC sostiene che la mancanza di regolamentazione e trasparenza renda gli investitori vulnerabili a frodi e manipolazioni, inoltre, rappresenterebbe una minaccia per il mercato poiché l’investitore non può conoscere la provenienza della moneta virtuale e nemmeno come vengono determinati i prezzi.
John Hyland in un’intervista con Sumit Roy di ETF.com sottolinea che il problema alla base di qualsiasi strumento (ETF) basato sul Bitcoin (o su qualsiasi criptovaluta) sia sempre l’incertezza nel prezzo, nel prezzo dei futures, nel NAV e nell’iNAV derivante dalla natura gran parte non regolamentata del trading.
I Bitcoin hanno il grande problema che non esiste un singolo e affidabile prezzo di riferimento e la quotazione varia anche considerevolmente da un exchange a un altro. Per questo motivo molti analisti ritengono che i prezzi dei futures del CME riflettano accuratamente il sentiment del mercato dei Bitcoin. Io non sono completamente d’accordo con questa idea, non possiamo dimenticare che il valore dei futures dipende da una moltitudine di fattori (come la domanda e offerta di contratti) e dalla scadenze, non è affatto un prezzo spot.
Un altro problema che risolve l’utilizzo dei futures è la custodia delle cryptocurrencies, che non è necessario, aspetto molto rilevante se pensiamo ai recenti furti e anche a exchange conosciuti.
Ricordo che la SEC non deve esplicitamente approvare gli ETF, ma alla fine di un periodo di 75 giorni dal momento della richiesta, se l’autorità di vigilanza non ha obiettato, possono essere lanciati sul mercato. La SEC ha comunque voluto avvertire gli investitori sul rischio di investire in un Exchange Traded Fund basato su futures sul Bitcoin e valutare i potenziali benefici.
Critiche ai Bitcoin Futures ETF
Le critiche all’utilizzo dei futures non sono mancate. È indubbio che il BITO, e qualunque altro ETF basato sui futures, presenterà uno spread fra il prezzo spot e il prezzo della quota dell’ETF, proprio perché investe in questi derivati. A questo si andranno ad aggiungere le commissioni di gestione dell’ETF e di negoziazione applicate dai broker.
Voglio ricordare che per gli strumenti che investono in contratti futures esistono dei costi di rollover, cioè in prossimità della scadenza del future (o in un determinato periodo stabilito dal fondo) sarà necessario chiudere la posizione e comprare il contratto successivo. Questi dipendono dalla curva (cd. Forward Curve) che unisce i prezzi delle differenti scadenze dei futures.
Le situazioni in cui si può trovare della curva forward sono definite come contango e backwardation. Nel primo caso il prezzo del contratto più vicino a scadenza è inferiore al successivo, quindi “rollare” al futures successivo avrà un costo perché il prezzo è superiore. Nel caso della backwardation il prezzo del contratto successivo è inferiore e permette un guadagno o di acquistare un maggior numero di contratti. I futures sul Bitcoin sono normalmente in una situazione di Contango per cui nel medio-lungo periodo potremmo osservare un’underperformance rispetto al prezzo spot proprio per la dinamica del rollover.
I futures, inoltre, non sono limitati dall’effettiva disponibilità, in termini di supply, del sottostante potendo potenzialmente creare volatilità e caos nel mercato. I futures partono dal principio che è difficile che qualcuno voglia ricevere il sottostante, come il mais o il petrolio, il loro scopo è spesso solo di copertura e di speculazione. Per questo molti contratti sono chiusi prima della scadenza oppure sono regolati direttamente in contanti (cash settled), la stessa cosa avviene per i futures sul Bitcoin.
L’Open interest su bitcoin, il numero di contratti futures non ancora chiusi (somma di posizioni lunghe e corte), non ha lo stesso spessore degli altri futures. Ad esempio, i futures sull’OIL a settembre mostravano 24 mld$ nel future front month e 16 mld$ nella scadenza successiva. I Bitcoin 1,24 mld$ nella scadenza front month e ma solo 72 milioni di dollari nella seconda. Sarà interessante osservare se ci sarà un cambiamento nella dinamica dei Bitcoin futures nei prossimi mesi grazie ai nuovi ETF.
Un altro problema riguarda la presenza di controparti posizionate short. Mentre nell’Oil e in altri futures c’è una controparte naturale degli Exchange Traded Funds long (come l’USO) che detiene il sottostante e si posiziona short per finalità di hedging (copertura), questo bisogno sui Bitcoin è molto limitato. Questo potrebbe rappresentare un problema per i volumi dei futures sul Bitcoin e influire sui prezzi dei contratti allontanandoli dal prezzo spot.
Ci sarebbero opzioni migliori? Forse, considerato che esistono sia in Europa che in Canada Exchange Traded Products che investono direttamente in bitcoin come, ad esempio, il BTCE di ETC Group (che è physically backed in Bitcoin al 100%). Ricordo che esistono già fondi non quotati negli USA che investono direttamente in bitcoin come il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) da 39,8 mld$ al 19 ottobre 2021. L’azienda potrebbe anche convertire il suo fondo in un ETF qualora la SEC approvasse la possibilità di detenere direttamente BTC.
Qualche dettaglio sul BITO
Il BITO è un ETF a gestione attiva che si inserisce in un segmento del mercato ETF in forte crescita a partire dal 2020 sulla spinta degli ETF di ARK Invest (l’Asset under management è quadruplicato a oltre 413 mld$ a livello globale secondo i dati di ETFGI).
Bisogna sottolineare che ProShares non è l’unica società ad aver presentato alla SEC un progetto per un ETF sul Bitcoin, ce ne sono diversi fra cui l’ARK 21Shares Bitcoin ETF presentato in partnership fra la società di Cathie Wood e la società svizzera 21Shares (ARKB), ma sono presenti anche Invesco, FirstTrust, WisdomTree o VanEck. Sono attese altre approvazioni già questa settimana (vedi tabella in fondo all’articolo).
In origine ProShare ha dichiarato che l’ETF avrebbe investito in futures sul BTC, ma anche azioni di Exchange Traded Funds Canadesi sul Bitcoin e investment trusts che detengono la cryptovaluta per mantenere le performance più in linea possibile con le coins reali. Tuttavia, la SEC ha chiaramente indicato che preferisce ETF basati unicamente sui futures e il gestore si è adeguato.
L’expense ratio dell’ETF, dato disponibile sul sito dell’emittente saranno pari allo 0,95%, in linea con il Valkyrie Bitcoin Strategy ETF (BTF) che sta aspettando di essere listato sul Nasdaq ma di molto inferiori al 2% richiesto dal Grayscale Bitcoin Trust (GBTC). Al 18 ottobre 2021, il BITO detiene 2 futures il CME Bitcoin Futures (BTCV1) per un controvalore di 19,728 milioni (64 contratti) e il CME Micro Bitcoin Futures (BMRV1) per 258.930 dollari (42 contratti).
Sarà curioso vedere se i dati dei volumi e i flussi che il BITO attirerà nei prossimi mesi confermeranno l’hype generato in questi giorni.
Conseguenze
Potrebbe essere l’inizio di una nuova era per gli ETF e Bitcoin? Può essere, la quotazione di Etf sul bitcoin allarga sicuramente l’accesso al mercato della criptovaluta sia agli investitori istituzionali che retail. Questi nuovi ETF possono aiutare gli asset manager a introdurre la criptovaluta nei propri portafogli proprio perché sono ETF e non un futures o una cripto. Sono convinto che le case di gestione, come ARK o ProShares, investiranno cospicue somme nei propri ETF generando flussi potenzialmente molto rilevanti. Un esempio, già oggi ARK Invest inserisce società che detengono Bitcoin nei propri portafogli. Un’esposizione su un ETF come il BITO o l’ARK Bitcoin ETF (ARKB) migliorerebbe sicuramente la correlazione con la criptovaluta.
ETF | Emittente | Filing Date (SEC) |
Bitwise Bitcoin Strategy ETF | Bitwise | 9/14/21 |
AdvisorShares Managed Bitcoin ETF | AdvisorShares | 8/20/21 |
Galaxy Bitcoin Strategy ETF | Galaxy Digital | 8/18/2021 |
Valkyrie Bitcoin Strategy ETF | Valkyrie Funds | 8/11/2021 |
Bitcoin Strategy ETF | VanEck | 8/9/2021 |
ProShares Bitcoin Strategy ETF | ProShares Advisors | 8/4/2021 |
Invesco Bitcoin Strategy ETF | Invesco Capital Management | 8/4/2021 |
Global X Bitcoin Trust | Global X Digital Assets | 7/21/2021 |
ARK 21Shares Bitcoin ETF | 21Shares | 6/28/2021 |
One River Carbon Neutral Bitcoin Trust | One River Digital Asset Management | 5/24/2021 |
Teucrium Bitcoin Futures Fund | Teucrium Trading | 5/20/2021 |
Galaxy Bitcoin ETF | Galaxy Digital Capital Management | 4/12/2021 |
Kryptoin Bitcoin ETF Trust | Kryptoin Investment Advisors | 4/9/2021 |
Wise Origin Bitcoin Trust | FD Funds Management | 3/24/2021 |
First Trust SkyBridge Bitcoin ETF Trust | First Trust Advisors | 3/19/2021 |
WisdomTree Bitcoin Trust | WisdomTree Digital Commodity Services | 3/11/2021 |
NYDIG Bitcoin ETF | NYDIG Asset Management | 2/16/2021 |
Valkyrie Bitcoin Fund | Valkyrie Digital Assets | 1/22/2021 |
VanEck Bitcoin Trust | VanEck Digital Assets | 12/30/2020 |
Tabella 1. Le richieste per ETF sul Bitcoin presentate alla SEC. Fonte dati: Etf.com
Fonti:
CME Group, What are Bitcoin Futures?
Fulton B., SEC’s Bitcoin Solution A Problem, ETF.com, 18 ottobre 2021
Hyland J., Roy S., Don’t Ignore Bitcoin Futures Roll Costs, Etf.com, 2 settembre 2021
Mika D., ProShares’ Bitcoin ETF Launches on Tuesday, 18 ottobre 2021
ProShares, Summary Prospectus, disponibile presso www.sec.gov altre informazioni su www.proshares.com/funds/bito.html
Reuters, Cboe, CME to launch bitcoin futures contracts, 6 dicembre 2017
Sorkin A. R., (et al.), Bitcoin Comes to the Big Board, The New York Times, 18 ottobre 2021
Wursthorn M., A Bitcoin ETF Is Almost Here. What Does That Mean for Investors?, The Wall Street Journal, 16 ottobre 2021
Wursthorn M., ProShares Readies Bitcoin ETF for Launch, The Wall Street Journal, 15 ottobre 2021
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