Il Fondo Espero è il fondo previdenziale complementare per i lavoratori pubblici e privati della scuola. Molti si chiedono se conviene o non conviene? Quale comparto scegliere? Spero di riuscire a chiarirvi le idee.
Qui trovate un approfondimento sul silenzio assenso e sul nuovo comparto dinamico che verrà lanciato nei prossimi mesi.
Sommario
Conviene aprire un fondo previdenziale?
Per capire l’importanza della previdenza complementare è sufficiente sapere che le stime della Ragioneria dello Stato e della Covip indicano che nel 2040 la pensione scenderà a circa il 60% dell’ultimo reddito percepito. Per i lavoratori della scuola è disponibile Espero, un fondo pensione negoziale, istituito dai rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro. In generale, questi fondi offrono condizioni migliori dei PIP assicurativi e dei fondi aperti gestiti da assicurazioni, banche e SGR.
Vantaggi per l’aderente al Fondo Espero
Contribuzione
- Individuale: è previsto un contributo minimo dell’1% della retribuzione lorda.
- Contribuzione del datore di lavoro: viene garantito un contributo aggiuntivo versato da parte del datore di lavoro (anche privato) dell’1% che può essere ottenuto solo con Espero.
- Il TFR per i dipendenti pubblici viene accantonato in un conto virtuale presso l’INPS, gli importi vengono rivalutati in base ai rendimenti del Fondo. Non aderendo la rivalutazione è pari all’1,5% all’anno più lo 0,75% dell’inflazione calcolata dall’ISTAT su cui si applica però un’imposta sostitutiva del 17%.
Gestione del Patrimonio e Sicurezza
- Il patrimonio è gestito da soggetti specializzati e professionali (es. Allianz) ed è separato proteggendo l’aderente dal rischio di fallimento. I versamenti sono depositati presso una banca che verifica che le operazioni non siano contrarie alla legge e allo statuto del fondo.
- I fondi d’investimento sono obbligati a rispettare delle norme di diversificazione degli investimenti (es. se ho 2 azioni e fallisce 1 ho perso il 50%, se ne ho 1.500 come Espero posso ridurre il rischio).
- Espero è vigilato dalla Covip (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione).
Spese di Gestione
Espero è un’associazione senza scopo di lucro, che non deve remunerare azionisti o reti distributive. Con oltre 100.000 aderenti e un patrimonio di 1.400 milioni di euro il fondo può applicare economie di scala e ha potere contrattuale per avere servizi a condizioni vantaggiose. Le spese di gestione e amministrazione sono paria 0,78% per il comparto crescita e a 0,98% per il comparto garanzia. Contro una media delle stesse categorie del 2,48% e del 2,21% per i fondi aperti (Dati Covip 2020).
Agevolazioni Fiscali
- I contributi sono versati sul lordo dello stipendio, ogni anno la tassazione si applica solo al rendimento ottenuto sul versato. Questa è pari al 20% (12,5% per titoli pubblici white list) al posto che il 26% applicato al di fuori dei fondi pensione.
- Raggiunti i requisiti pensionistici viene tassata solo la quota di capitale versata (non tassata in precedenza). La tassazione è pari a circa il 23% per i versamenti effettuati prima del 2018 e al 15% per i periodi successivi. A partire dal 15° anno di iscrizione al fondo, l’aliquota decresce dello 0,3% annuo, fino ad arrivare al 9%. Al contrario il TFR lasciato allo stato viene tassato secondo l’aliquota IRPEF media degli ultimi 5 anni con un minimo del 23%.
- Deducibilità fiscale, i contributi versati (individuale + datore + versamenti per soggetti fiscalmente a carico) entro il limite di 5.164,57 euro all’anno (10 milioni di lire) sono deducibili dal reddito complessivo. Viene esclusa la quota del TFR.
Liquidazione
La liquidazione della quota di contributi propri e del datore di lavoro avviene in 90 giorni, nei mesi successivi il TFR (circa 6 mesi). Al contrario, non aderendo ci vogliono da 1 a oltre 3 anni per ricevere la liquidazione dall’INPS. In questo caso, l’importo viene ottenuto in diverse rate a seconda dell’importo dovuto.
Vantaggi d’investimento
- Diversificazione (vedi sopra).
- Diversificazione temporale, viene investita una piccola somma mese dopo mese eliminando il rischio di comprare prima di un crollo e dando la possibilità di acquistare prima di un rialzo.
- Interesse composto: è un concetto molto importante, se investo una tantum 100 euro all’anno zero e ottengo il 3% annuo, dopo 30 anni non avrò 190 euro (3×30=90%) ma 242 euro circa il 27% in più.
Prestazioni Pensionistiche e Pre-pensionamento
Espero eroga pensioni complementari al sistema previdenziale pubblico al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia e per la pensione di anzianità.
L’aderente, per la restituzione del montante finale, può scegliere fra rendita, capitale fino al 50% o capitale 100% se la rendita di Espero è inferiore all’assegno sociale INPS. Le tipologie di rendite sono: vitalizia semplice, reversibile, certa per 5 o 10 anni e successivamente vitalizia, rendita con restituzione del capitale residuo e rendita con raddoppio dell’importo in caso di perdita dell’autosufficienza. Ulteriori dettagli qui.
Le prestazioni pre pensionistiche sono: anticipazione; riscatto anche per decesso prima del pensionamento; trasferimento e RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata). Per approfondire clicca qui.
Chi può aderire? Come?
- Lavoratori della scuola pubblica statale a tempo indeterminato (anche part-time) e determinato se mancano almeno 3 mesi alla scadenza del contratto).
- I lavoratori di scuole private, parificate e legalmente riconosciute e paritarie,
- I dipendenti delle organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo istitutivo.
- I soggetti fiscalmente a carico dei lavoratori aderenti a Espero.
L’adesione per i dipendenti pubblici avviene online tramite il portale NOIPA, nell’area personale fra i servizi self service in basso a sinistra trovate il link alla Previdenza Complementare. Una procedura guidata vi porterà a finalizzare l’adesione. NB: non dovete più procurarvi il PIN dispositivo.
Per i dipendenti privati l’adesione deve partire su base volontaria tramite il sito www.fondoespero.it nell’apposita sezione. Sarà necessario scaricare e compilare i moduli. Dovrete consultare il datore di lavoro, che provvederà a inviare via PEC o raccomandata al Fondo Espero i documenti.
Crescita o Garanzia? Lo svantaggio di Espero…
La scelta dei comparti non è vincolante e potete cambiare (switch) quando volete. La scelta dipende dalla vostra propensione al rischio e dal tempo per cui manterrete i soldi nel fondo. I comparti sono:
- Garanzia: caratterizzato dalla garanzia di capitale versato. Il portafoglio è suddiviso in 5% azioni e 95% obbligazioni risultando con un profilo di rischio basso. L’orizzonte temporale di investimento è minore ai 5 anni, infatti, l’obiettivo è mantenersi in linea con la rivalutazione del TFR.
- Crescita: caratterizzato per un profilo di rischio medio e un investimento più dinamico. Il portafoglio è suddiviso in 30% azioni e 70% obbligazioni. L’orizzonte temporale è maggiore ai 5 anni. L’obiettivo del comparto è superare del 2% l’inflazione.
La mia scelta sui fondi pensione è utilizzare il comparto più dinamico quando mancano molti anni alla pensione e spostarmi su quello più conservativo e stabile quando mancano pochi anni. Sottolineo che questo non è un consiglio di investimento, ma una mia idea in base alle mie esigenze.
Performance Espero
I due comparti hanno raggiunto gli obiettivi fissati, ossia superare l’inflazione di almeno il 2% per il comparto crescita (+2,78%) e mantenersi in linea con l’inflazione per il comparto garanzia (+0,22%). Dati Fondo Espero 30/04/09 – 30/04/20.
Nel grafico sottostante vengono mostrati i risultati ottenuti dai due comparti. I dati avvalorano la tesi per cui Crescita offre maggiori rendimenti nel lungo periodo rispetto a Garanzia. Tuttavia, nei giorni fra marzo 2020 e aprile 2020 il comparto Garanzia ha sopportato meglio l’ampio ribasso dei mercati grazie al suo rischio inferiore.
![Espero-Crescita-vs-Garanzia](https://financelooting.it/wp-content/uploads/2021/10/Espero-Crescita-vs-Garanzia-1.png)
Le performance non tengono conto dei vantaggi offerti in termini di contributi del datore di lavoro e agevolazioni fiscali. Il confronto con altri fondi è difficile per il differente rischio assunto, i diversi vincoli di investimento (es. rating, investimento in paesi emergenti…) e la differente tipologia di previdenza complementare. Qui trovate le performance 2021.
Nel mio approfondimento trovate ulteriori dettagli. In breve, negli ultimi anni il comparto Garanzia è uno dei migliori fra i Fondi Negoziali, mentre il comparto Crescita è leggermente sopra la media. Nel caso di questo comparto dobbiamo sapere che è bilanciato. Questo significa che c’è un diverso mix di azioni e obbligazioni per ogni fondo rendendo difficile il confronto.
Il principale contro è che il comparto Crescita potrebbe non essere sufficientemente aggressivo per alcuni e per lo stesso motivo non ottenere rendimenti soddisfacenti. Mi piacerebbe ci fosse un comparto azionario con almeno il 60% di azioni, poiché osservando il mercato dei fondi pensione questa tipologia offre rendimenti superiori a Espero.
Conclusioni, il Fondo Espero conviene?
Si, per ogni lavoratore è consigliabile aprire una posizione previdenziale complementare, secondo me a qualsiasi età. L’impatto è ovviamente più accentuato se si comincia ad accumulare presto godendo del contributo del datore di lavoro, della deducibilità fiscale e dei bassi costi di gestione.
Per ulteriori approfondimenti vi consiglio i nostri articoli sulla previdenza complementare, i fondi pensione del pubblico impiego e l’ampio approfondimento sul Fondo Espero.
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2 commenti
Ciao Matteo, ti ringrazio dell’articolo molto ben fatto. Sto valutando se destinare il TFR ad Espero o lasciarlo nello Stato e ho alcune domande. Leggendo i documenti del fondo, ho visto che il comparto Garanzia ha un rendimento medio annuo su 10 anni di 0.35% contro un 2.37% della rivalutazione del TFR, quindi forse in quel caso mi sembrerebbe avere più senso lasciare i soldi nello Stato.
Non mi è chiaro poi quale sia la tassazione del TFR se lo lascio nello stato: è la tassazione IRPEF? Vuol dire che scegliere Espero mi permette di risparmiare almeno il 10% (IRPEF minimo 23% e aliquota di Espero dal 2018 in avanti 15%)?
Grazie!
Ciao Silvia, ti ringrazio per il commento. La tassazione applicata al TFR è pari alla media degli ultimi 5 anni dell’IRPEF con un minimo del 23%. Con un fondo pensione il TFR futuro versato (post adesione) sarà tassato al massimo al 15% e decrescerà dopo il 15esimo anno di adesione fino a un minimo del 9%. La parte relativa al periodo preadesione segue la media dell’IRPEF e resta allo stato.
Per quanto riguarda i rendimenti, non c’è la sicurezza che sia meglio uno o l’altro. I rendimenti del TFR lasciato allo stato sono certi ma dipendono dall’inflazione. Negli ultimi 30 anni l’inflazione è stata molto bassa fatto che ha reso i fondi la scelta più conveniente. Tuttavia, in periodi di alta inflazione (come il 2022 o a metà anni ’70) il TFR lasciato allo stato è quasi imbattibile, soprattutto per fondi a basso rischio come il Garanzia di Espero. Nel lungo periodo queste differenze tendono ad attenuarsi e gioca un ruolo maggiore il risparmio fiscale.