Che cos’è il Moral Hazard?
È il corrispettivo, ex-post, della selezione avversa. In questo caso le parti interessate dispongono di informazioni eguali solamente ex-ante (prima dello scambio) e l’asimmetria si manifesta successivamente.
Ma perché si parla di azzardo morale? Il vantaggio per la parte forte si traduce non solo nella possibilità di compiere azioni nascoste (hidden action) e/o di disporre di informazioni riservate (hidden information) ma è dato anche dal fatto di essere esenti, fino a prova contraria, dalle conseguenze economiche negative derivanti da questi comportamenti.
Il rischio, trattandosi di situazioni di azzardo, di essere “scoperti” è di gran lunga inferiore rispetto ai vantaggi derivanti da queste operazioni e il carattere della morale viene meno perché il danno (economico ma non solo), del quale l’individuo opportunista è a conoscenza, è tutto a capo della parte debole.
Esempi per questa fattispecie ce ne sono tantissimi: si pensi alle assicurazioni contro i furti d’auto, nelle quali non è immediato constatare che l’assicurato abbia intrapreso tutte le precauzioni necessarie per evitarlo; oppure ai casi di assunzioni (di manager o lavoratori) nei quali non sia possibile controllare effettivamente l’operato di questi soggetti.
Se ciò non dovesse bastare si pensi anche a quanto accaduto in America tra il 2007 e il 2010. L’ingegneria finanziaria, e la creazione di derivati sempre più complessi (CDO – Collateralized Debt Obligation e CDS – Credit Default Swap) hanno alimentato questi comportamenti. Ma questa, ormai, è storia nota.
Come si può, quindi, uscire da questa situazione? In questo caso non basta appellarsi alla bravura del soggetto debole (che potrebbe comunque valere per le situazioni più semplici) ma servono ingenti interventi (privati e pubblici) mirati al controllo normativo e alla verifica puntuale.
Film consigliato: La Grande Scommessa (2015).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright FinanceLooting