Come riportato nell’articolo precedente sul concetto di moneta, la politica monetaria è un’azione intrapresa dalle autorità monetarie al fine di influenzare l’offerta di moneta ed il suo costo. Gli strumenti che permettono tale azione sono in mano alle autorità monetarie, ma li andremo ad approfondire in un’altra sede.
Ora la volontà è dare una spiegazione su cosa siano l’offerta di moneta (M) e la base monetaria (BM).
Partiamo dal presupposto che gli unici istituti in grado di poter stampare legalmente moneta sono le Banche Centrali. Oltre a ciò, svolgono altre due funzioni principali:
- Funzione Macroeconomica: questa attività fa appunto riferimento all’offerta di moneta e, attraverso di essa, l’obiettivo è il raggiungimento della stabilità dei prezzi e la crescita economica. Se ipoteticamente ci fosse un’offerta troppo elevata di moneta si andrebbe incontro inevitabilmente al fenomeno dell’inflazione, viceversa ci si troverebbe nella situazione opposta con una forte stagnazione della crescita economica;
- Funzione Microeconomica: questa funzione fa riferimento al ruolo che le Banche Centrali hanno nell’offerta di liquidità al settore bancario, infatti esse svolgono il ruolo di prestatore di ultima istanza. Ora senza andare troppo fuori tema basti sapere che le operazioni poste in essere sono QE (Quantitative Easing) e OMT (Outright Monetary Transaction), le quali permettono di aiutare gli stati in difficoltà attraverso l’acquisto di titoli a determinate condizioni.
Fatte tali premesse, cerchiamo di comprendere com’è composta l’offerta di moneta messa a disposizione dalle Banche Centrali. L’aggregato è formato principalmente da due parti:
- Moneta Legale: ovvero la quantità di moneta detenuta dal pubblico (C);
- Moneta Bancaria: ovvero i depositi (Dep).
In sostanza: M = C + Dep
L’insieme dato dalla moneta legale e dalla moneta bancaria è possibile classificarlo all’interno dei cosiddetti aggregati monetari, ovvero delle grandezze caratterizzate da un diverso grado di liquidità.
- M1 = Valuta Circolante + Depositi in Conto Corrente trasferibile a vista;
- M2 = M1 + Depositi con durata fino a 2 anni + Depositi rimborsabili con preavviso fino a 3 mesi;
- M3 = M2 + Prodotti contro Termine + Fondi Comuni di Investimento + Obbligazioni con scadenza fino a 2 anni.
Chiarito primo concetto passiamo a quello di Base Monetaria (BM) che non è nient’altro che l’ammontare di moneta emesso e presente nel sistema monetario. Anche in questo caso come l’offerta di moneta la base monetaria è formata da due parti:
- Circolante: che è assimilabile al concetto di moneta legale, ovvero la quantità di moneta detenuta dal pubblico (C);
- Riserve Bancarie: ovvero le riserve bancarie minime più le riserve bancarie libere. Le prime sono la percentuale dei depositi che ogni banca è tenuta a mantenere come liquidità per legge, mentre le seconde sono la percentuale di depositi che le banche decidono autonomamente di detenere per motivi precauzionali (Res).
In sostanza: BM = C + Res
Avendo chiari i concetti di offerta di moneta (M) e la base monetaria (BM) è possibile individuare la relazione che c’è tra di loro attraverso le rispettive equazioni e ricavare quindi il cosiddetto moltiplicatore della moneta che vedremo in un prossimo articolo.
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