Il Broker a cui mi affido da più di un anno e per cui prima o poi farò una recensione è Degiro. A fine novembre Degiro ha annunciato che introduceva “Lo Zero”, riferendosi a un cambio delle sue tariffe che riduce a zero le commissioni. È così? Risposta breve: NO, ma ci sono dei passi avanti e qualcuno indietro… Cosa significa? Ve lo spiego.
Degiro è un broker con sede in olanda che si è recentemente fuso con la tedesca FlatexBank per creare un nuovo gruppo denominato FlatexDegiro AG. In totale Degiro vanta oltre un milione di clienti e quindi volumi rilevanti che le hanno permesso di ridurre le commissioni frequentemente e a un livello fuori mercato per l’Italia. Degiro ha sempre puntato a «favorire l’accesso al mercato dei capitali a basso costo» ma quest’ultima notizia è davvero un nuovo passo avanti?
Degiro afferma che dal 22 novembre 2021 offre trading senza commissioni sulle borse statunitensi e su Borsa italiana. Tuttavia, come si legge nei comunicati, Degiro ha «rivisto e armonizzato i piani tariffari completi, eliminando molte componenti di prezzo variabili. Le tariffe riviste a parte entreranno in vigore a partire dal 20 dicembre 2021». Questa frase mi ha subito fatto pensare che ci fosse qualche sorpresa.
Sommario
Tariffe Azionarie, Obbligazionarie, ETF, Fondi Comuni, Opzioni e Futures
Confrontando i piani tariffari di settembre 2021 e il nuovo di dicembre 2021 notiamo che le commissioni per le borse azionarie statunitensi, canadesi e italiane sono effettivamente state eliminate.
Le commissioni per le Borse di Germania – XETRA, Germania – Frankfurt (Azoni), Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Turchia, Polonia sono state ridotte a 3,90€ a operazione.
Le commissioni applicate alle borse di Australia, Hong Kong, Giappone, Singapore sono state più che dimezzate. Per gli ETF la commissione passa da 2€ + lo 0,03% della transazione a ZERO (ma solo in teoria), resta disponibile anche una selezione di circa 200 ETF a cui non si applica alcuna commissione (totalmente gratuti).
Per quanto riguarda le obbligazioni nelle commissioni sparisce in tutte le transazioni la parte variabile calcolata in base all’importo. Rimane il fisso di 2€ per Belgio, Olanda, Francia e Portogallo. Le obbligazioni tedesche di Xetra/Francoforte passano da 5€ a 2€. Le obbligazioni OTC restano fisse a 35€. Le commissioni sui fondi d’investimento vengono quasi dimezzate, sparendo la parte variabile.
Lato opzioni la situazione si fa un po’ più complessa, si riducono («vengono armonizzate») le commissioni per le principali borse europee a 0,75€ a contratto, mentre aumentano per le borse nordeuropee e USA. In realtà viene eliminata la componente applicata dalla borsa per cui potrebbe esserci comunque un vantaggio. Uso il condizionale perché come vedremo dopo c’è una sorpresa. Il costo per l’esercizio / assegnazione delle opzioni resta a 1 euro a contratto.
Anche per i pochi futures disponibili su Degiro le commissioni si abbassano notevolmente per le borse europee principali ma aumentano per gli USA e i paesi nordici. Notare che spariscono OMX Danimarca, OMX Svezia e OMX Norvegia (azioni), non è dato sapere se non sarà più possibile negoziarli. Il costo per l’esercizio / assegnazione dei futures resta a 1 euro a contratto.
La Sorpresa
Eccoci arrivati alla sorpresa riservata da Degiro, fino ad adesso potevamo essere del tutto contenti dei cambiamenti. La società sottolinea che sostengono molti costi esterni per fornire un’offerta molto ampia. Notiamo che Degiro ha recentemente superato il milione di clienti) per cui gli ordini non sono eseguiti una volta al giorno a prezzi di esecuzione ottimali come altri broker ma vi è un flusso di ordini.
È ovvio che riducendo in questo modo le commissioni la società debba trovare un altro modo per coprire i costi, per cui verrà applicata una tariffa di 50 centesimi di euro a ogni transazione tranne Tradegate. Infatti, Degiro specifica che per semplificare la struttura con diverse commissioni variabili ha deciso di addebitare una commissione fissa e unica di 50 centesimi di euro per ogni operazione su tutti i prodotti (ad eccezione di futures e opzioni, gli Etf inseriti nella lista senza commissioni e Tradegate).
Questa commissione serve a coprire i costi esterni come i costi di liquidazione, commissioni di intermediazione o le spese di esecuzione. Fra il 20 novembre e il 20 dicembre Degiro non ha applicato commissioni su tutti i prodotti. La commissione di 50 cent entrerà in vigore dal 20 dicembre 2021 assieme al nuovo tariffario.
Se osserviamo attentamente le tariffe del settembre 2021 e dicembre 2021 ci accorgiamo che aggiungendo questa tariffa di 0,50€ ci accorgiamo che i cambiamenti sono più ridotti ma secondo me le riduzioni sono comunque importanti su azioni, obbligazioni ed ETF e in fin dei conti risultano effettivamente più trasparenti. Per quanto riguarda opzioni e futures la commissione di 0,50€ non si applica, ciò comporta un miglioramento delle condizioni per i derivati sulle principali borse europee e un aumento per le borse nordeuropee e USA. Zero Commissioni? Mmm.
Valute, Vendita allo scoperto & Prestito di denaro
Per operazioni in “Tutte le valute tramite operazione manuale” la tariffa passa da 10€ + 0,02% a 10€ + 0,25%, mentre per “Tutte le valute tramite Auto FX trader” si passa da 0,10% allo 0,25%. Questa nuova tariffa è inclusa nelle transazioni di acquisto vendita. Cambiamenti rilevanti per chi opera in valute. I costi per lo shortselling restano invariati.
I tassi sullo scoperto vengono cambiati, ad esempio il Tasso sullo scoperto allocato in Euro passa dall’EONIA (con un minimo dello 0) + 1,25% al 3%. Non compaiono più tariffe sulla corona danese, sulla corona svedese, su quella norvegese e sui franchi svizzeri.
Altri Costi
Le tariffe per i dati sulle quotazioni nelle differenti borse restano invariati. I cd Costi di Connessione pari a 2,5€ all’anno per ogni borsa, che però non si applica al mercato italiano (MTA). I costi relativi ai servizi aggiuntivi come ordini via email o telefono, trasferimento del portafoglio o Documenti di Sintesi via Email restano invariati. Per le specifiche vi invito a guardare al tariffario di Degiro (link).
Conclusione
ZERO commissioni? No. Le tariffe sono diminuite su azionario, obbligazionario, ETF ma non sono azzerate per l’introduzione di una nuova tariffa di 0,50€ per coprire i costi delle “terze parti” (es. costi di intermediazione, liquidazione, esecuzione…). Per quanto riguarda opzioni e futures le commissioni sono diminuite per i maggiori mercati europei e aumentate per i mercati nordeuropei e USA.
Notate che la nuova commissione non si applica alla selezione gratuita di ETF e transazioni Tradegate. Per le operazioni in valuta e allo scoperto le tariffe sono cambiate e vi consiglio di controllare il tariffario più aggiornato disponibile. L’applicazione di questa tariffa di 50 centesimi la reputo un miglioramento della trasparenza e una commissione corretta anche se presentata in modo un po’ fuorviante.
Ma quindi conviene restare o aprire un conto su Degiro? Si, le commissioni sono ottime se paragonate ad altri broker o banche (soprattutto italiane) e non si opera con CFD. L’offerta di azioni del broker è ampia sui maggiori mercati mondiali e quasi la totalità delle borse europee.
Ci sono alcune note negative, ma non sono necessariamente un problema per tutti, come il fatto che se non è scelto esplicitamente i titoli nel nostro portafoglio possono essere oggetto di prestito titoli oppure la mancanza di dati in tempo reale se non si paga un’apposita commissione. Altra nota negativa è la ridotta offerta di opzioni, futures e obbligazioni che di fatto si limitano a Francia e Germania, con qualcosa di Italia e Paesi Bassi. Nel mercato americano sono presenti opzioni sui maggiori indici. Nulla da fare per le commodities.
Fonti
Tariffario Degiro, 7 settembre 2021
Tariffario Degiro, 20 dicembre 2021
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