Le criptovalute hanno aperto la strada a una nuova era di transazioni digitali e decentralizzazione cambiando per sempre il mondo finanziario e affermandosi grazie all’attenzione di investitori e appassionati come una nuova asset class. In questo articolo cercherò di spiegarvi le basi per comprendere cosa sono e come funzionano le crypto tramite la blockchain.
Sommario
Cosa sono le criptovalute?
Una criptovaluta è una valuta digitale che utilizza la crittografia per garantire la sicurezza e la trasparenza delle transazioni e la convalida delle unità di valuta. Questo è ottenuto mediante l’utilizzo di una tecnologia, la blockchain, e di algoritmi matematici di convalida. La coazione di questi elementi permette di certificare le transazioni e al tempo stesso di distribuire per sicurezza e trasparenza tutte queste informazioni lungo i “blocchi” della catena in tutta la rete.
Quando e perché nascono?
La storia delle criptovalute inizia con il Bitcoin (BTC), la prima criptovaluta creata nel 2009 da un individuo o un gruppo sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. L’intento era creare una forma di denaro digitale basata sulla blockchain per realizzare un sistema di pagamento elettronico peer-to-peer sicuro e decentralizzato, eliminando la necessità di intermediari finanziari come le banche.
L’interesse e la popolarità di Bitcoin ha attirato investitori, sviluppatori e appassionati sulle criptovalute e la blockchain. Questo ha fatto nascere molti progetti come Ethereum, Litecoin e Ripple, nonché altri modi di utilizzare la blockchain come gli NFT. Questo ha fatto lievitare il valore delle criptovalute che in una vera e propria euforia hanno raggiunto nel 2022 i 3.000 miliardi di dollari (mld$) di capitalizzazione totale. Il prezzo di BTC è passato dagli 0,0008$ del 2009, al 1$ del 2011 fino ai 68.000 dollari del 2021.
Cos’è e come funziona la blockchain?
La blockchain è il fondamento tecnologico su cui si basano la stragrande maggioranza delle criptovalute ma è un concetto separato da esse. Si sostanzia in una struttura organizzata di blocchi di dati (formati da gruppi di transazioni) digitali.
Questa catena di blocchi è decentralizzata, ossia viene distribuita in vari nodi ognuno dei quali detiene una copia completa della blockchain e partecipa al processo di validazione delle transazioni presenti nei singoli blocchi. La struttura è quindi organizzata affinché ogni transazione sia registrata in modo permanente e ogni blocco sia legato al precedente. Questo rende estremamente difficile violare l’integrità del registro e al tempo stesso poter fare a meno di intermediari.
Le transazioni vengono validate e incluse nella blockchain tramite il meccanismo del consenso, ossia la convalida previa verifica della transazione da parte della maggioranza dei nodi della rete.
Gli algoritmi di consenso
Un algoritmo di consenso (consensus) è un protocollo o una procedura utilizzata in reti decentralizzate o distribuite per raggiungere un accordo su un determinato stato o insieme di dati tra i nodi partecipanti alla rete.
Servono a garantire che i nodi della rete non siano in conflitto su quale transazione o aggiornamento debba essere registrato nel registro o libro mastro. Sono fondamentali nel funzionamento delle criptovalute perché rendono sicure le transazioni e evitano la possibilità di spendere più volte la stessa unità di valuta.
Esistono vari algoritmi di consenso, la scelta influenza vari aspetti come la loro efficienza, la loro scalabilità, il consumo di energia per il loro utilizzo e anche la decentralizzazione effettiva del sistema. Vediamo i più famosi:
- Proof of work (PoW): è l’algoritmo usato da Bitcoin, Litecoin e Dodgecoin. Richiede che i partecipanti competano per risolvere complessi problemi crittografici (hash puzzle) per validare e aggiungere nuovi blocchi alla blockchain. Questo processo è definito mining (si proprio quello che ha reso le GPU del vostro pc estremamente costose e introvabili). Il processo è molto energivoro e poco scalabile perché richiede molta potenza di calcolo, infatti, si procede per tentativi finché non si trova un valore casuale (nonce) che produca l’hash desiderato. Tuttavia, rende la rete difficile da manipolare. Il primo che riesce a validare e inviare agli altri nodi della rete la soluzione corretta viene ricompensato con alcune unità di valuta.
- Proof of Stake (PoS): i partecipanti mettono in gioco una quantità di criptovaluta come “garanzia” per ottenere il diritto di validare blocchi (da qui lo Staking di cui parleremo più avanti). La probabilità di essere scelti per la convalida dei blocchi è direttamente proporzionale alla quantità di criptovaluta posseduta. Questo rende la validazione meno energivora, ma più accentrata e facile da attaccare per un utente con saldo elevato. Esempi di criptovalute che la utilizzano sono Ethereum, Cardano, Terra e Avalanche.
- Delegated proof of stake (DPoS): si differenzia dal precedente perché i partecipanti alla rete eleggono un gruppo di delegati (nodi delegati) per convalidare le transazioni. Esempi: EOS e Tron.
- Proof of Authority (PoA): un gruppo limitato di nodi o autorità è responsabile della convalida delle transazioni. È tipicamente utilizzato in reti private o consorziate. Esempi: Algorand, Harmony e Binance Coin.
- Proof of History (PoH): un esempio è il Tower BFT di Solana, utilizza un processo chiamato “leader election” per selezionare un nodo per convalidare il prossimo blocco. Il leader è selezionato in base alla sua reputazione e al suo contributo alla rete. Questo rende la rete centralizzata ed è necessaria un’elevata quantita di SOL per diventare un nodo di validazione. Il vantaggio è la scalabilità, l’efficienza energetica e la sicurezza. Una volta che il nodo leader ha convalidato un blocco, lo pubblica sulla rete. Gli altri nodi della rete possono quindi verificare la validità del blocco utilizzando la torre di prove.
- Proof of elapsed time (PoET): in questo algoritmo, i partecipanti alla rete vengono selezionati per convalidare le transazioni in base al tempo trascorso da quando hanno effettuato la loro ultima transazione. Esempi: Algorand.
- Proof of Space (PoSpace): I partecipanti dimostrano di avere spazio di archiviazione dedicato per partecipare al processo di consenso.
Come viene scambiata e dove viene depositata una criptovaluta?
Le criptovalute vengono scambiate su Exchange, questi sono intermediari che consentono agli utenti di acquistare, vendere e scambiare criptovalute tra loro. Alcuni esempi sono Coinbase, Crypto.com, Binance e Kraken. L’importanza del mercato delle crypto si può osservare anche dal fatto che questi Coinbase e Kraken sono arrivati ad essere quotati sul Nasdaq Global Select Market con una market cap al 2 ottobre 2023 di 15 e 10 mld$.
Il successo delle criptovalute ha garantito che il loro utilizzo e adozione da parte delle istituzioni finanziarie tradizionali sia aumentato. Un numero crescente di istituti finanziari offre servizi di acquisto, vendita e deposito. Alcuni esempi sono Revolut e Vivid.
Ora vi starete chiedendo, però ora che ho acquistato queste valute digitali dove sono depositate?
Le criptovalute sono detenute nei wallet, ossia portafogli, che si dividono in 3 tipologie:
- Wallet hardware: sono dispositivi fisici che memorizzano le chiavi private in modo sicuro, ma sono costosi.
- Wallet software: sono programmi che vengono installati su un computer o un dispositivo mobile. Sono meno costosi, ma anche meno sicuri
- Wallet custodial: sono gestiti da un’azienda di terzi. Sono facili da usare, ma sono meno sicuri dei wallet non custodial. Alcuni esempi sono Coinbase, Binance e Revolut.
Come viene attribuito un valore a una criptovaluta?
Il mio primo pensiero guardando le criptovalute è stato aria fritta, però se trovo qualcuno disposto ad acquistarla anche questa ha un prezzo! Così ho approfondito la questione e possiamo riassumere i principali fattori con:
- Domanda e offerta: l’offerta è funzione del numero di criptovalute in circolazione, alcune cripto come Bitcoin, Dogecoin, Litecoin, Ripple o EOS hanno un limite massimo di unità emesse. Da notare che per esempio l’estrazione di BTC diventa più complessa per ogni BTC estratto. Altre come Ethereum, Tether o Solana non hanno limiti. La domanda dipende dall’interesse verso la criptovaluta (ma anche tutto il mercato), l’adozione da parte di aziende (es. Elon con DOGE) e a come vengono utilizzate.
- Utilizzo: oltre all’utilizzo come mezzo di scambio le crypto possono essere usate come base per applicazioni decentralizzate (DApp1 su Ethereum o Solana), smart contract (Ethereum) mentre Tether è una stablecoin, ancorata a un asset fiat, come il dollaro USA.
- Fiducia: stiamo parlando di fiducia nella sicurezza del protocollo blockchian, della reputazione del team di sviluppo e del potenziale di crescita.
Il valore delle criptovalute però è molto volatile e subisce, come il resto del mercato, gli andamenti economici, finanziari e politici. In un certo senso, l’obiettivo di indipendenza dai mercati finanziari è, al momento, fallito.
A riprova di questo, l’andamento del mercato delle criptovalute ha seguito i listini globali. Dopo aver raggiunto il massimo di oltre 2.800 miliardi di dollari nella seconda metà del 2022, alla fine del pump di denaro delle banche centrali post Covid-19 e quindi all’euforia delle borse (es. Gamestop, AMC, Amazon…) hanno corretto pesantemente assestandosi a circa 1000 miliardi di dollari, circa metà del PIL italiano.
La dominance di bitcoin, padre e guida spirituale, del mercato delle criptovalute è diminuita assestandosi attorno al 50%. Questo rende il mercato delle cripto molto polarizzato e “concentrato” su BTC che ne influenza spesso e volentieri i movimenti. A riporva di questo le prime 5 criptovalute (Bitcoin, Ethereum, Tether, BNB e USD Coin) rappresentano il 70% del mercato (dati aggioranti al 3 ottobre 2023).
Posizione | Criptovaluta | Capitalizzazione di mercato (USD) |
1 | Bitcoin | 513,7 miliardi |
2 | Ethereum | 195 miliardi |
3 | Tether | 83 miliardi |
4 | Binance Coin (BNB) | 32,6 miliardi |
5 | USD Coin (USDC) | 26,2 miliardi |
6 | XRP | 25,5 miliardi |
7 | Cardano (ADA) | 22,2 miliardi |
8 | Solana | 21,5 miliardi |
9 | Terra (LUNA) | 19,9 miliardi |
10 | Avalanche | 17,7 miliardi |
11 | Polkadot | 14,5 miliardi |
12 | Dogecoin | 12,8 miliardi |
13 | Shiba Inu | 11,7 miliardi |
14 | Tron | 11,5 miliardi |
15 | Chainlink | 11,2 miliardi |
Vantaggi e rischi
L’utilizzo e l’investimento in criptovalute garantisce diversi vantaggi:
- Trasferimenti internazionali rapidi e a basso costo
- Indipendenza dai sistemi finanziari tradizionali: poiché non sono controllate da un’autorità centrale, il che le rende meno vulnerabili alla censura e alla manipolazione.
- Trasparenza: Le transazioni con criptovalute sono registrate sulla blockchain, che è un registro pubblico e immutabile.
- Investimento: i movimenti di prezzo delle criptovalute possono generare guadagni stellari e perdite clamorose.
- Staking: questo processo permette agli utenti di una rete blockchain di bloccare una certa quantità di criptovaluta per partecipare alla convalida delle transazioni. In cambio, gli staker ricevono una ricompensa in criptovaluta. Questo meccanismo è possibile con alcune cryptovalute che usano un algoritmo PoS come Ethereum, Solana e Cardano.
Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica e il recente scandalo di FTX ci fa però capire che ci sono anche dei rischi in investire in criptovalute.
- Regolamentazione: la decentralizzazione ha posto le criptovalute e le loro piattaforme di scambio (exchange) al di fuori della regolamentazione pre-esistente, per cui questa è ancora in fase di sviluppo. Questo crea dei rischi in materia di sicurezza, chi detiene le mie criptovalute? Sono al sicuro? Cosa possono farci con i miei soldi? Che tipo di regolamentazioni verranno poste dalle autorità? Tutto questo può creare incertezza per gli investitori e gli utenti.
- Fiscalità: come alcuni di voi avranno avuto modo di sperimentare non è sempre chiaro come vengano tassate le criptovalute.
- Volatilità: il prezzo delle criptovalute è molto volatile, ossia si muove in alto e in basso con frequenza e ampiezza molto elevate. Questo può derivare dal fatto che questo è un mercato ancora nuovo e poco conosciuto, dalla FOMO e dalla psicologia degli investitori, dalla speculazione, dalla limitata liquidità, ma anche dalla correlazione con gli altri mercati finanziari e le influenze politiche.
- Rischio di frodi e truffe: alcune Initial Coin Offering (ICO) e exchange si sono rivelati Schemi Ponzi e hanno permesso agli ideatori di sottrarre centinaia di milioni di dollari.
- Hacking e Furto: attachi hacker al proprio wallet o all’exchange su cui ci si appoggia per custodire le proprie crypto; pishing; furto delle proprie chiavi private o del wallet hardware.
- Staking: se poter ricavare dei rendimenti dalle proprie crypto in portafoglio è un vantaggio, è anche vero che incorriamo in un costo opportunità poiché i fondi bloccati non possono essere bloccati per altri scopi.
Conclusione
L’ascesa delle criptovalute ha portato a un crescente interesse da parte di investitori e appassionati, ma anche di governi, istituzioni finanziarie e regolatori, questi stanno cercando di capire come regolamentare questo nuovo asset digitale. Nel prossimo futuro è lecito aspettarsi nuovi interventi, non solo in termini di regolamentazioni del mercato e degli exchange, ma anche in materia fiscale.
Nel corso degli anni, le criptovalute hanno attraversato fasi di boom e bust, ma la tecnologia blockchain alla base di esse continua a svilupparsi e ad essere adottata in settori diversi oltre a quello finanziario, come la supply chain, la sanità e altro ancora.
La storia delle criptovalute è ancora in evoluzione, e il loro impatto sulle finanze e sulla società continua a essere oggetto di studio e discussione. Con questo articolo spero di aver dato una breve ma completa introduzione alle criptocurrencies.
Se vuoi approfondire
Ethereum.org, Smart Contract
Note
1 le DApp sono applicazioni che non sono controllate da un’autorità centrale, costruite su una rete blockchain che utilizzano contratti intelligenti per eseguire le loro funzioni. Servono per scopi di Finanza Decentralizzata, Gaming, NFT, Social media o e-commerce.
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