L’analisi volumetrica o volume analysis è una metodologia dell’analisi tecnica che utilizza i dati relativi al volume di scambi di contratti, valute, criptovalute o azioni per identificare tendenze e modelli di mercato.
Questa tipologia di analisi, si basa sul presupposto che il volume è un indicatore di interesse e di attività di mercato. Quando il volume è elevato, significa che c’è un elevato interesse da parte degli investitori e che il mercato è più volatile. Viceversa se i volumi sono bassi, significa che c’è un basso interesse da parte degli investitori.
Sommario
- 1 Gli obiettivi della Volume Analysis
- 2 Analisi Volumetrica: nel tempo e per prezzo
- 3 Alcuni indicatori per analizzare i volumi
- 4 Money Flow Index
- 5 Indice di Accumulazione/Distribuzione
- 6 Altri esempi di indicatori basati sul tempo
- 7 Volume profile
- 8 Volume-Weighted Average Price (VWAP)
- 9 Limiti dell’analisi dei volumi
- 10 Conclusione
- 11 Se vuoi approfondire
Gli obiettivi della Volume Analysis
Gli obiettivi sono quindi individuare le tendenze e la dinamica del mercato al fine di prendere decisioni di trading, non solo di breve periodo. In generale, la Volume Analysis vuole individuare e confermare:
- Tendenze del mercato: aumento del volume accompagnato da un aumento dei prezzi indica una tendenza rialzista. Viceversa, la tendenza è ribassista.
- Momento di mercato (continuazione o inversione del trend): per identificare il punto in cui una tendenza è destinata a continuare o a invertirsi. Un aumento del volume accompagnato da un calo dei prezzi indica una possibile inversione di tendenza.
- Confermare altri segnali tecnici: spesso l’analisi volumetrica è utilizzata insieme ad altri strumenti. Un segnale nato ad esempio dall’RSI o da altri indicatori può essere confermato o smentito dai volumi aiutandoci scartare i segnali meno promettenti.
- Identificare supporti e resistenze: i livelli di prezzo a cui il mercato tende a rimbalzare o a fermarsi. Un aumento del volume accompagnato da un rimbalzo del prezzo da un livello di supporto indica che il livello di supporto è forte.
Analisi Volumetrica: nel tempo e per prezzo
L’analisi si può sviluppare nel tempo o per prezzo.
- Nel tempo, si vanno a individuare i volumi per singolo intervallo di tempo (es. 1 ora, 1 giorno, 1 mese) che corrispondono alla singola candela presente nei comuni grafici a candele. Questa è la rappresentazione classica del volume, ossia le barre verdi e rosse (a seconda che il prezzo di chiusura sia maggiore o minore al prezzo di apertura) sotto al grafico del prezzo.
- Nel prezzo invece, i volumi vengono suddivisi per livello di prezzo. Questo significa che potremmo osservare i volumi che si sono accumulati sui singoli prezzi individuando aree che possono essere resistenze o supporti, ma anche i posizionamenti degli istituzionali che muovendo capitali enormi hanno bisogno di tempo per caricare e scaricare il portafoglio. Questi volumi sono rappresentati in orizzontale in corrispondenza del prezzo, lo strumento principale usato è il Volume Profile, di cui ci siamo occupati qualche tempo fa.
Alcuni indicatori per analizzare i volumi
Sono stati sviluppati diversi indicatori per permetterci di capire il funzionamento dei volumi. Anche questi potrebbero essere distinti in indicatori basati sul tempo e sul prezzo. Quelli sul tempo sono i primi ad essere stati sviluppati e ad oggi sono utilizzati meno. Con l’aumento della potenza di calcolo, della tecnologia e della maggiore diffusione di informazioni sono stati sviluppati gli indicatori sul prezzo.
Money Flow Index
Il Money Flow Index è un indicatore che si basa sul tempo, si pone l’obiettivo di misurare il flusso di denaro in entrata e in uscita da un titolo in un determinato periodo di tempo. L’MFI è un oscillatore, ossia si muove da un valore minimo di 0 e a un massimo di 100. Un valore di MFI superiore a 80 indica che il titolo è in overbought, ovvero ipercomprato, questo rende probabile una correzione al ribasso. Un valore di MFI inferiore a 20 indica che il titolo è in ipervenduto, oversold, ovvero che è probabile un rimbalzo al rialzo. L’MFI viene calcolato utilizzando i dati di prezzo e volume:
- Flusso di denario positivo =
- Flusso di denaro negativo =
- Rapporto monetario =
Il periodo di tempo utilizzato per calcolare l’MFI può variare a seconda delle preferenze dell’investitore. I periodi di tempo comuni includono 14, 21 e 90 giorni.
I segnali prodotti sono di acquisto quando l’indicatore scende sotto a 20 e di vendita sopra ad 80. Come per altri indicatori dell’analisi tecnica possono verificarsi delle divergenze.
- Divergenza ribassista: il prezzo raggiunge massimi sempre più alti e l’MFI scende sotto il livello 80, oppure segna massimi sempre più bassi. Questo suggerisce che la forza rialzista potrebbe essere indebolita e che, nonostante il prezzo stia aumentando, è possibile che si verifichi un’inversione del trend.
- Divergenza rialzista: si verifica quando il prezzo di un titolo registra minimi sempre più bassi (tendenza ribassista), ma l’MFI mostra minimi sempre più alti. Questo suggerisce che la pressione ribassista potrebbe essere indebolita e che, nonostante il prezzo stia diminuendo, l’entusiasmo degli operatori o il flusso di denaro entrante sta aumentando.
Indice di Accumulazione/Distribuzione
L’indice di accumulazione e distribuzione (A/D) è un indicatore basato sul tempo che misura il flusso di denaro in entrata e in uscita da un titolo in un determinato periodo di tempo. L’A/D non è un oscillatore ma un normale indicatore.
In generale, un aumento dell’A/D segna un accumulo, mentre una diminuzione una distribuzione e quindi una fuoriuscita di capitali.
L’A/D può essere utilizzato per identificare le tendenze di mercato, sia rialziste che ribassiste, quando abbiamo un A/D in aumento accompagnato da un aumento dei prezzi questo indica una tendenza ribassista. Al contrario, una diminuzione dell’A/D è accompagnata da un calo dei prezzi indica una tendenza ribassista.
Le divergenze nell’A/D sono simili a quelle nel Money Flow Index. Una divergenza positiva si verifica quando il prezzo del titolo è in calo mentre l’A/D è in aumento, indicando che il flusso di denaro sta aumentando nonostante il calo dei prezzi. Una divergenza negativa si verifica quando il prezzo del titolo è in aumento mentre l’A/D è in diminuzione, suggerendo una possibile inversione ribassista.
Altri esempi di indicatori basati sul tempo
Accenniamo a due indicatori molto importanti, ognuno è stato approfondito in un apposito articolo.
- On Balance Volume: l’OBV tiene traccia dei volumi cumulativi in base ai movimenti dei prezzi. Se i prezzi aumentano con volumi crescenti, l’OBV cresce. Al contrario, se i prezzi scendono con volumi crescenti, l’OBV diminuisce.
- Positive Volume Index e Negative Volume Index: Il PVI viene calcolato come la somma del volume di scambi positivo, ovvero il volume di scambi in un giorno in cui il prezzo di chiusura è superiore al prezzo di apertura, ponderato per il prezzo di chiusura. Il NVI viene calcolato allo stesso modo, ma utilizzando il volume di scambi negativo.
Volume profile
Gli indicatori che si basano sul prezzo questi sono quasi tutte varianti del Volume Profile: Visible Range Volume Profile, Session Volume Profile, Periodic Volume Profile e il Volume Profile a intervallo fisso. I volumi del sottostante vengono raggruppati per livello di prezzo, tenendo conto di un determinato periodo temporale.
Volume-Weighted Average Price (VWAP)
Si comporta similmente a quanto abbiamo visto per le medie mobili, poiché quando il prezzo è superiore al VWAP l’indicatore segnala un rialzo del prezzo, mentre quando il prezzo è inferiore al VWAP, i sottostante è in calo. Un mercato laterale si osserva quando il prezzo continua a muoversi sopra e sotto al VWAP.
Limiti dell’analisi dei volumi
- Manipolazione dei Volumi: i volumi possono essere soggetti a manipolazioni da parte di grandi operatori o istituzioni, il che può distorcere le informazioni e portare a situazioni in cui i volumi non riflettono l’attività reale del mercato.
- Volumi Anomali: Eventi eccezionali o notizie inaspettate sull’azienda, sul paese o sull’economia in generale, possono portare a volumi anomali, rendendo difficile l’interpretazione.
- Volumi insufficienti o dati non disponibili: ci sono sottostanti, ad esempio le coppie valute, che difficilmente non forniscono dati accurati poiché gli scambi avvengono su diverse piattaforme e mercati. È lecito aspettarsi che da un cambio Dollaro Neozelandese con la Lira turca i dati di mercato siano scarsi, mentre un cambio più liquido come Dollaro americano con Dollaro Australiano ci siano dati più accurati. Su Tradingview è possibile usare sia i dati dei futures sulle singole valute, che essendo quotati su mercati regolamentati forniscono dati certi e numerosi. Altrimenti, possiamo utilizzare i dati provenienti da broker di grandi dimensioni e quindi con dati parziali ma ampi e abbastanza indicativi.
- Limitazioni degli Indicatori: Gli indicatori volumetrici sono basati su formule specifiche, possono generare falsi segnali o situazioni ambigue. In ogni caso, non possono predire il futuro.
- Esigenza di Contesto: la volume analysis deve essere valutata nel contesto delle condizioni di mercato più ampie, cercando di capire le condizioni del mercato e del sottostante, ad esempio, un aumento dei volumi potrebbe essere dovuto a un’azione speculativa temporanea anziché a una tendenza prolungata.
- Tempo e frequenza: è importante valutare bene l’intervallo di tempo scelto che può influire sull’interpretazioni dei volumi. Questo vale ad esempio sia per gli indicatori basati sul tempo, come OBV o MFI che per il Volume profile.
Conclusione
L’analisi volumetrica è uno strumento essenziale che può essere utilizzato per migliorare l’efficacia delle strategie di trading. Tuttavia, è importante considerare le limitazioni che offre questa analisi, non dimenticandoci che da sola non può garantire il successo assoluto. Per questo deve essere utilizzata assieme ad altri strumenti tecnici, come l’RSI, macroeconomici e fondamentali per confermare l’operazione o la strategia che state costruendo.
Se vuoi approfondire
Fernando J., Volume-Weighted Average Price (VWAP), investopedia.com
Murphy J.J. (1999), Technical Analysis of the Financial Markets, Prentice Hall Press (versione inglese)
Murphy J.J. (2001), Analisi tecnica dei mercati finanziari. Metodologie, applicazioni e strategie operative, Hoepli (versione italiana)
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